Stati di agitazione
I Francesi sono dei fighi, io lo dico sempre. Sono un popolo che ha indubbiamente i propri difetti, come la grandeur, la supponenza, lo snobismo, una buona dose di stronzaggine... però una cosa non gli manca: gli attributi. Altro che noi poveri scemi.
In Francia, appena il Governo si permette di fare qualcosa che non va alla gente, i Francesi non perdono un minuto: prima si incazzano, poi si organizzano, scendono in strada a protestare e, se gli pare il caso, sfasciano pure tutto.
Qualche tempo fa i camionisti francesi arrivarono per protesta a paralizzare il Paese con blocchi stradali per diversi giorni - in certe zone non arrivava nemmeno il cibo, cose da pazzi. Impensabili da noi, del tutto inadatti a rischiare in prima persona per i nostri interessi… troppa fatica scendere per strada, quindi restiamo in casa. A guardare la tv.
In Francia la gente agisce, protesta, lotta – a volte, anche con le forze dell’ordine – e, alla fine, vince. Già, perché Chirac e De Villepin, dopo due mesi di braccio di ferro con i manifestanti, hanno alla fine annnunciato che la legge sul CPE sarà tolta di mezzo; il contratto di primo impiego (che permetterebbe alle aziende di licenziare senza giusta causa i minori di 26 anni entro i due anni dall’assunzione) risultato alquanto indigesto ai giovani scesi in piazza a protestare, fra un po’ sarà solo un ricordo. Con buona pace dei fautori della flessibilità.
In Italia il mercato del lavoro sta anche peggio di quello francese, ci sono solo interinali che fanno qualsiasi tipo di lavoro, i CO.CO.CO., i CO.CO.PRO., abbiamo contratti a tempo determinato di ogni specie, anche rinnovabili ogni tre mesi con sms un’ora prima della scadenza (questa è di Luttazzi).
E non succede nulla, nessuno fa niente.
In Francia i giovani hanno fatto sapere che l’agitazione continuerà finché la disciplina sul CPE non sarà abrogata.
In Italia esiste un solo evento che potrebbe originare qualcosa di simile ai disordini francesi: l'interruzione del campionato di calcio di serie A a metà stagione.
lavoro, sociale, politica, francia.
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