Sul ponte sventola bandiera bianca...
Quando di recente sono stato preso dall’entusiasmo per linux, mi ricordo che ho chiesto ad un amico molto smanettone che ne pensasse della mia recente passione, anche perché mi ricordavo che egli stesso aveva fatto uso, in passato, di una qualche distribuzione linux e aveva, come me, un sistema col dual boot.
Stranamente, l’amico ha avuto una reazione di sconsolata sfiducia. Mi ha detto, con un fondo di tristezza negli occhi, “ci sono già passato, non ne voglio più sapere”. La cosa mi ha sconvolto, perché si tratta di persona che per lavoro programma sui pc, quindi non certo un utente medio dei computer. Perché questa sfiducia? In genere gli utenti più smaliziati della media sono entusiasti di linux e delle sue possibilità. Eppure adesso lui è un soddisfatto utilizzatore di Windows XP e non ne vuole più sapere di linux.
Reduce dalla recente sperimentazione della Mandriva, mi sono quindi lanciato da solo nella prova dapprima di Fedora Core, che però ho trovato troppo ostica per un utente come me, quindi mi sono lanciato su Ubuntu, che secondo Distrowatch all’epoca era la più amata dal popolo della rete.
Installazione veloce, rapida, ok… niente di strano. Poi i primi problemini.
La stampante non va. Poco male, stamperò su Winzozz (però ho una rottura di scatole in più).
La mia scheda video non è presente nel database degli hardware supportati, quindi non funzionerà al meglio. Va bene, non c’è problema, mi accontenterò.
Non riesco a vedere le mie partizioni di Winzozz come invece mi riusciva di fare al primo istante con Mandriva: niente panico, c’è un tutorial sul sito delle F.A.Q. della comunità italiana di Ubuntu… riesco a vedere le mie 4 partizioni Windows con una mezzoretta abbondante di lavoro, fra comandi sudo a raffica, password di amministrazione, copie di backup di fstab e altri files dai nomi impronunciabili, problemi con permessi di lettura/scrittura e altre amenità. Non facile per l’utente medio e del tutto privo di nozioni sulla riga di comando come me.
Non c’è un player di default per i files audio che abbia le funzioni di iTunes, cui sono addicted: niente paura, c’è Amarok, che riesco a trovare fra i programmi disponibili dopo un po’ di smanettamento con l’utilità per la gestione dei pacchetti. Lo installo e riesce a funzionare.
Devo installare Skype: dal sito scarico il solito file di installazione, lo decomprimo e trovo le istruzioni, ma evidentemente il tutorial dà per scontato qualcosa che non dovrebbe esserlo per un utente come me… le seguo ma continuo ad avere strani messaggi con rompimento di scatole crescente. Dopo numerosi e snervanti tentativi mi ritrovo con skype installato nella home… creo un link sulla barra delle applicazioni e un altro sul desktop e lo faccio partire: non c’è nessuno dei miei contatti! Il mio profilo già esistente va bene, ma mi devo cercare a manina i contatti che avevo prima e devo chiedere a ciascuno di essi di essere reinserito tra i loro amici prima di poterci parlare! Iniziano a girarmi di brutto. Anche perché, avendo il dual boot, potrà ben succedere che la notifica dell’accettazione mi arrivi sotto winzozz, costringendomi a richiedere il permesso un’altra volta. Cacchio, che palle.
Faccio partire il browser: bisogna installare il supporto per Java, indispensabile per visualizzare alcune pagine internet. C’è un tutorial su un altro sito dedicato a linux che spiega la cosa passo dopo passo, non dovrebbe essere difficile. Ma i messaggi d’errore si susseguono… capisco dopo un pezzo che chi ha scritto la stringa di comando ha dimenticato di mettere delle virgolette, che invece erano state inserite nelle precedenti stringhe che non mi avevano dato nessun problema. Il comando con le virgole al punto giusto è accettato dal sistema, ma c’è qualche problema di dipendenza, manca un programma che non è installato nel mio SO… lo cerco nell’utilità di gestione programmi ma non c’è, allora lo cerco su internet, trovo un file che sembra quello giusto ma non so come installarlo – peraltro, non si capisce nemmeno se è la versione giusta per il mio sistema operativo. Riesco in qualche modo a terminare la procedura. Alla fine mi collego alla pagina di test: il supporto Java non funziona. Oltre un’ora di lavoro per niente.
Sono stanco, spossato e non ho nemmeno un SO completamente funzionante – non posso nemmeno usare la mia stampante!
La cosa succedeva più di un mese fa, più o meno.
Da allora ho dovuto formattare la mia partizione Winzozz e il bootloader, Grub, che mi permetteva l'accesso a linux, è stato rimosso. Avrei dovuto reinstallarlo per vedere le mie partizioni linux. Non l’ho ancora fatto in due settimane... e non ne sento la minima mancanza. Evidentemente ne ho avuto abbastanza.
Adesso capisco l’ombra di tristezza nello sguardo del mio amico smanettone quando gli ho nominato linux.
Sarà che Winzozz fa schifo, ha una brutta interfaccia e un sacco di bugs, è pesante, gestisce lo spazio su disco a cacchio... però le applicazioni ci metti poco ad installarle e funzionano tutte, così come le periferiche, il tutto in un batter d'occhio. A volte bisogna riavviare? Pazienza, è l'unico sacrificio, e almeno lui non mi chiede di diventare un programmatore per avere un pc funzionante...
Getto la spugna.
Linux, Ubuntu, Distrowatch
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