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mauro paternò?!

30 marzo 2006

I will survive

Fine settimana tosto e molto pattinifero.
Procediamo con ordine.
Venerdì sera ho partecipato alla prima lezione di un corso di pattinaggio organizzato a Scaltenigo dalla InLine Mirano… la lezione era ovviamente gratuita, altrimenti non ci sarei andato – sono un po’ a corto di soldi ultimamente. La pista di pattinaggio era proprio carina, peccato per la musica che hanno messo come sottofondo al pattinaggio libero: una compilation allucinante di musica latinoamericana – io la detesto con ogni cellula del mio corpo – sparata a tutto volume. Da brivido.
Sabato il mitico mago mi ha fatto il piacere di una visita. Nel primo pomeriggio abbiamo seguito insieme la lezione di pattinaggio di Hèlène, che è servita come ripasso prima della prova di domenica. Il nostro Harry Potter milanese sembrava un po’ impacciato sulle otto ruote, ma era soltanto ostacolato dalla ruggine (non pattinava da una vita) e dai pattini che si era portato (aveva dei Roces buoni per fare street, non certo da fitness… della serie che il passo incrociato era una chimera).
Domenica abbiamo preso parte alla mitica passeggiata organizzata da PattiniNews, da Ro Ferrarese a Pontelagoscuro e ritorno, per una trentina di chilometri totali. Avevo molte riserve su questa “passeggiatina”, soprattutto perché non ero mai andato sui pattini su un percorso così lungo. La giornata è stata caratterizzata da un clima mite e attraverso la foschia anche il sole ha deciso di fare capolino, senza picchiare, però. Per inciso, credo che questo sia il periodo migliore dell’anno per fare percorsi lunghi coi pattini, perché non fa più freddo e non si schiatta ancora per il caldo.
Unico problema: l’asfalto davvero pessimo – più che granuloso si trattava di qualcosa di simile a ghiaia bitumata – ha causato un effetto tipo vibromassaggiatore Monika Sport sugli arti inferiori e sulla spina dorsale. La fregatura è che questo asfalto ha funestato i ¾ del percorso… arrrgghhh! Doloresemprevivo.
L’arrivo a metà percorso è stato quasi fuori tempo massimo, dato che, una volta arrivati, c’è stato appena il tempo di scattare una foto ricordo, poi il gruppone è ripartito per il viaggio di ritorno. Nella seconda parte la scampagnata è assomigliata molto alla Passione: dopo l’iniziale tratto di asfalto più liscio, c’erano da fare i tre quarti di percorso di asfalto “ghiaioso”… la defezione di mia morosa mi ha costretto a farle da traino in buona parte del percorso di ritorno. Ci fosse stata la flagellazione e qualche caduta e saremmo stati in tema con la settimana santa.
Comunque abbiamo tenuto botta e all’una e mezza, una volta tornati al punto di partenza, ci siamo seduti a tavola per strafogarci di cibo in allegria.
Le foto della giornata sono QUA. Il buon Capobranco ha anche provveduto a mappare la pattinata su Frappr: cliccare per vedere.
Bilancio della giornata: una discreta faticata, ma ne è valsa la pena. Non pensavamo di farcela, dato che era la prima volta che facevamo una cosa del genere, invece siamo sopravvissuti... giornata positiva, quindi.
Una bella anticipazione della stagione primaverile… domenica speriamo di replicare a Bassano del Grappa per la pattinata in onore dei 10 anni di TopInLineSkating.


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