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Ultimi ascolti...

mauro paternò?!

26 settembre 2005

Incontri ravvicinati con Prezzemolo

Sabato scorso sono andato a Gardaland.
Ha, direte voi, che bambinone!
In parte avete ragione.
Cavolo, bisognerebbe crescere tutti prima o poi, ma pare che io a certi piaceri infantili non riesca proprio a rinunciare.
Però, pensandoci meglio, alla
fine non sono mica poi così infantili... Non mi pare, da piccolo, di essere mai salito su qualcosa di nemmeno lontanamente simile al Blu Tornado. Qualcosa che ti provoca l'infarto, anche se non soffri di cuore.
Ai miei tempi il massimo era la "Filibusta", quella barca dei pirati che fungeva da altalena gigante, con effetto emetico quasi assicurato, o il temutissimo "Ranger", che andava oltre,
fermandosi a testa in giù. Col senno di poi, erano giostrine patetiche.
E poi, sfatiamo questo mito dell'innocenza dei pupazzi dei parchi a tema: alcuni sono fin troppo invadenti, non riescono nemmeno a tenere le mani a posto!
E chi ne ha fatto le spese?
Guardate più in basso e vedrete...












12 settembre 2005

Festa (mesta?)

Ieri ero in mezzo a loro.
Si respirava un'aria strana, una calma quasi irreale faceva da contorno, è stata più un'allegra scampagnata che una normale manifestazione, che di solito è caratterizzata da slogan e rivendicazioni urlate ad alta voce.












C'era sempre il solito furgone della CGIL che suonava "La Locomotiva": i più giovani potevano accompagnare quello dell'ARCI, con impianto migliore e sound meno anacronistico, decisamente più cool... ma c'era ben poca indignazione, zero rabbia, se escludiamo quella espressa nelle migliaia di magliette dei manifestanti.
Probabilmente ci si abitua a tutto, anche alle ingiustizie come la "guerra preventiva", che continua in mille forme differenti.
Ciò non toglie che lo rifarei, perché al di là della sfacchinata e della benedizione della pioggia - che è stata violentissima, proprio quando eravamo quasi alla meta - sentivo il bisogno da molto di tempo di uscire in strada per manifestare il mio dissenso.
Credo che la grande affluenza sia innegabilmente un valido indicatore del sentire comune.
Poco importa che io oggi sia totalmente sderenato, con le gambe a pezzi e che faccia una fatica del diavolo solo per fare i dieci passi che mi separano dal gabinetto...

Non è vero!

Il Divo Silvio è alla frutta.
Proprio lui, che ha sempre considerato i sondaggi come se fossero risultati referendari o elettorali, ponendoli sullo stesso piano della voce di Dio di proverbiale memoria, adesso li contesta.
Un memorabile voltafaccia: adesso i sondaggi "non rispettano la realtà".
Qual è il motivo alla base dell'inversione di rotta?
Facile: non gli danno più il consenso, evidenziando un crescente spostamento dell'elettorato a sinistra.
Arriva al punto di inventarsi sondaggi differenti, che danno "a sinistra e destra il 48.3% dei consensi", uguale uguale. Tutto, pur di non ammettere il sorpasso.
Ma lo stato delle cose si capisce, quando, amaro, si rivolge agli alleati che affilano i coltelli nell'ombra: "Sono mestieranti della politica che scappano come i topi da una nave".
Direbbe Gadda che gli è scappata detta la verità, una ed innegabile: i topi abbandonano la nave solo se affonda.
Ed è proprio ciò che sta accadendo alla CdL.

Speriamo che il risucchio non si porti dietro anche noi.

05 settembre 2005

Noi siamo i gggiovani

Continua la serie "back in the days", stavolta grazie all'operato dei Queens Of The Stone Age e complice un pubblico esagitato: ondate di piena che sospingevano avanti e indietro sotto al palco me, il mago e Roberto (nuovo compagno di avventure), tutti in estasi per la performance degli artisti ieri sera all'Independent Days Festival di Bologna...
Panico per il primo quarto d'ora, poi ci siamo abituati alla marea umana in perenne agitazione e alla fine ci siamo rassegnati a farne parte, saltando, ballando, sudando, cantando le canzoni di questo gruppo fortissimo e fra i migliori, attualmente, nel genere sbraaannggg!
Che dire: siamo tutti tornati giovani per un'oretta e mezza.
Era una vita che non mi esaltavo così tanto ad un concerto.
Un set pesissimo, tirato e davvero molto ispirato.
Altro che palestra, per tenersi in forma, niente è meglio dei Q.O.T.S.A. live!

03 settembre 2005

Back in the days

No, non c'entra niente con la pur bella canzone Rap/RNB di Ahmad di una decina d'anni fa.
Volevo riportare un'esperienza che mi è successa alle quattro di oggi pomeriggio.
Da 9 anni sono il fortunato proprietario di un paio di pattini in linea, marca "California Pro", me li regalò la mia ragazza di allora per il mio compleanno. All'epoca erano allineati allo standard qualitativo generale, adesso sono al limite della decenza, i cuscinetti sono al grado zero della scala ABEC: scorrevolezza nulla, in più scricchiolano da paura, nemmeno quelli giocattolo fanno tutto quel rumore. Per me, che non ci so andare, pure troppo belli.
L'anno scorso fui colto da una botta di sportività e mi misi all'opera per imparare ad andarci: dopo le prime volte, le persone con cui avrei dovuto imparare si sono dedicate ad altro; io, rimasto solo, mollai.
Quest'anno ho deciso di riprovarci, oggi era la seconda volta che ci provavo, sempre da solo. Ecco cos'è successo oggi pomeriggio.
Pattina pattina, arranca arranca - come al solito - ad un tratto noto un tizio sui 35 anni che pattina in curva mettendo un piede davanti all'altro, non perde velocità e va da dio. Io non ci ho mai provato, dato che non ho la sicurezza sufficiente nel mio equilibrio e per di più mi manca quella sana incoscienza da impubere, quella che ti fa correre qualche rischio in più senza pensarci, fondamentale per superare sé stessi ed accelerare il processo di apprendimento. Con oltre trenta primavere alle spalle, è impossibile essere incoscienti...
Però ad un tratto ci provo ugualmente (forse un sussulto d'orgoglio, non so com'è successo) e - miracolo! - la cosa riesce. A sinistra meglio, a destra con più fatica, ma funziona! Ecco come si gira! È un momento magico: adesso capisco come deve sentirsi chi comprende lo zen, nel momento in cui succede! Faccio curve su curve fino a farmi girare la testa in preda all'euforia, senza mai fermarmi, con un sorriso idiota sulla faccia.
Ho rivissuto una sensazione che non provavo fin dal giorno in cui, da bambino, ho imparato per la prima volta ad andare in bicicletta senza le rotelle, è la stessa sensazione.
Mi ero totalmente dimenticato come ci si sente, ed è bellissimo.
Se ci fosse stata mia madre, le avrei certamente detto: "Mamma, guarda che so fare, guardami!" come facevo da piccolo...

Chissà che non ce la faccia ad imparare sul serio, stavolta.

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