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mauro paternò?!

05 luglio 2005

Niente capricci

Da quello che vedo negli omosessuali che conosco, sono effettivamente un po' capricciosi.
Non resistono di fronte ad un bel paio di scarpe, ad esempio, o magari quando vedono quella certa maglietta che sottolinea il muscolo devono per forza acquistarla. In questo non ci sono differenze con gli etero.
Io ho speso oltre 20€ per questa, non posso quindi puntare il dito sui capricci altrui.
Però sposarsi, via... lasciamo stare.
Basta coi capricci di questi soggetti che vanno contro natura: non vogliono mica sposarsi per avere uno straccio di riconoscimento della propria unione dallo Stato, anche ai fini patrimoniali e successori, o per ottenere l'adozione (in Italia, i single non possono adottare bambini), no no.
Gli omosessuali vogliono sposarsi per un mero "capriccio". Parola di Marcello Pera.
Un laico, s'intende, un libero pensatore, ha insegnato Filosofia Teoretica e Filosofia della Scienza, che diamine.
Io mi sforzerei pure di ascoltare uno che, di fronte alla conquista del matrimonio per gli omosessuali in Spagna, si reca là per un seminario sugli studi sociali e dice, in presenza dell'ex premier Aznar, che "una cosa è chiara: è falso che si tratti di conquiste civili o di misure contro le discriminazioni o di estensione dell'uguaglianza; si tratta piuttosto del trionfo di quel laicismo che pretende di trasformare i desideri, e talvolta anche i capricci, in diritti umani".
Pera si inventa pure un'immaginifica distinzione tra "laici non credenti" ma cristiani
(lui) e "laici laicisti" (?!) non credenti e manco cristiani (saremmo noi).
Pensate sia uno scherzo?
Ipse dixit: "Noi, compresi noi laici non credenti, esclusi naturalmente i laicisti, siamo cristiani. Siamo cristiani per i valori che professiamo e i principi in cui crediamo. Siamo cristiani anche quando proclamiamo la separazione tra Stato e Chiesa e fra politica e religione. [quindi tale separazione non è possibile, per lui] Siamo cristiani o, più precisamente, siamo giudaico-cristiani per storia anche quando non lo siamo per fede".
Quindi secondo Pera, in uno stato laico che si rispetti si deve fare sempre quello che dice la Chiesa.
Sono un po' perplesso.
Ho provato a convincermi dell'oggettività di quest'uomo.
Ma come si può credere nell'indipendenza di giudizio in materia di uno che ha scritto questo?

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Non so che persone frequenti, ma sinceramente mi sa che hai una visione del mondo omosessuale un tantino distorta. Ci sono centinaia di coppie omosessuali che vivono insieme da una vita. ed insieme hanno costruito un solido rapporto. Vivono tutte le difficoltà delle coppie che tu definisci normali, hanno gli stessi problemi e le stesse gioie. Anzi no, i problemi sono il quadruplo dato che se il proprio compagno si ammala non si ha il diritto di visita. Se il compagno muore non si ha il diritto di successione... e così via...
Quindi non è un capriccio il volersi sposare... semplicemnte un diritto come quello che hai anche tu!

mauro_paternò, of course! ha detto...

Guarda, forse non si è capito, ma io sono a favore... riportavo ironicamente, mettendomi dal punto di vista di quelli che amano definirsi "normali" le inaccettabili affermazioni di quello che all'epoca, purtroppo, era il Presidente del Senato. Qui ( http://mauropaterno.blogspot.com/2006/12/ci-risiamo-coi-capricci.html ) trovi un altro post dove si vede più chiaramente quel è la mia posizione.
Ciao