It's a Wonderful Life
...dopotutto, delle volte arrivo a pensare che in effetti è proprio così.
Magari, dopo una settimana di merda, ti prendi quell'attimo per te e tutto improvvisamente cambia.
Almeno per un po'.
Ieri sera sono andato a vedere al Festival di Marcon un concerto di Giuliano Palma & The Bluebeaters. Ecco com'è andata.
Messa da parte l'angoscia dei giorni appena trascorsi, dimenticati per un momento gli affanni di domani (cioè oggi), esco dall'ufficio a razzo, mi fiondo a casa (1 ora di viaggio), non ceno, mi lavo al volo, mi cambio, riprendo la macchina e schizzo a Marcon (VE) - un'altra oretta di strada - ove tutto funziona come dovrebbe sempre funzionare.
Bella musica, nulla di trascendentale. Sano Ska, Rock Steady Beat, chiamatelo come volete, ma fa stare bene.
Tanto.
Ottime vibrazioni nell'aria, tanta gente che si diverte e sembra felice.
La cosa mi ha preso bene, così bene che mi sono fatto due ore di ballo ininterrotto.
Insieme alla persona che vorrei avere al mio fianco in ogni momento.
Chi stava meglio di me?
Certo, oggi è un'altra storia: sono praticamente a pezzi, faccio fatica a connettere, ci metto il doppio del tempo a fare le cose e ho un leggero mal di testa, ma che importa? Serate come quelle di ieri aiutano a vivere meglio giornate piene di lavoro come queste.
Se non ci fossi andato magari oggi sarei stato più riposato, certamente... ma non sarei così saldo, così imperturbabile di fronte alle immancabili contrarietà quotidiane.
Merito di Giuliano Palma, Bunna e tutti gli altri.
Keep on running, boys...
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