Le piccole differenze
Pulp Fiction, dialogo fra John Travolta e Samuel Jackson sulle piccole differenze che intercorrono tra Stati Uniti ed Europa: la citazione del titolo del post è presa da là.
Oggi a Roma verso l'una e un quarto mi avvicino alla scalinata della
metropolitana perché devo raggiungere una persona. Mi sono dimenticato dello sciopero del trasporto pubblico locale, però. Devo aspettare almeno tre quarti d'ora fino alla fine dello sciopero, ma poi non mi troverò più con i tempi. Appuntamento saltato. Faccio spallucce e chiamo la persona per annullare l'impegno... ci siamo abituati, che vuoi che sia... accettiamo questi contrattempi con fatalismo, come un male necessario. Anche perché se non scioperano, come fanno i lavoratori a farsi alzare lo stipendio in questa Italia del 2010?
Mi avvicinano tre ragazzi giapponesi, turisti, chiedendomi informazioni sul perché la metropolitana abbia i cancelli chiusi. Spiego che i trasporti locali oggi sono "on strike" e che quindi c'è da aspettare. Non capiscono. All'inizio diffido del mio inglese, poi della loro capacità di comprendonio, ma dopo un po' capisco: non conoscono il concetto di sciopero! Mi è venuto in mente che l'altro anno il ministro dei trasporti giapponese si è scusato perché per l'anno precedente tutti i treni di tutto il Giappone avevano realizzato un ritardo di tre minuti! Da noi, sarebbe l'eden.
Mi chiedono con quale frequenza ci siano gli scioperi qui da noi e quando io rispondo, emettono un verso tipo "TZOH!" che deve significare qualcosa tipo "seeee..." o "minchia!".
Su richiesta, spiego che succede in tutti i settori, per legittime rivendicazioni salariali, peraltro.
"TZOH!"
Spiego che, inoltre, da noi i treni sono sempre in ritardo e nessuno si è mai sognato di chiedere scusa per i disservizi.
"TZOH!"
Che c'entra col titolo? The little differences.
...appunto.
2 commenti:
Post spettacolare.
Anche un mio amico ha cercato di spiegare il diritto allo sciopero ad una ragazza cinese. non ne sono venuti fuori,
Ciao
Katia (l'amica di Whitehouse)
...e figurati se non mi ricordo di te! Un pezzo che non ci vediamo, direi dal matrimonio di Whitehouse. Una vita, quindi.
Concerti in vista? Ad agosto noi andiamo a Berlino per i Queens of the Stone Age.
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