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mauro paternò?!

22 giugno 2006

Referendum: uniti nel NO

Il responsabile dell'attuale dissesto economico italiano, quello che per cinque anni non ha pensato che ai fatti propri, continua nello sproloquio: "Nessun italiano può sentirsi degno di essere tale se domenica non sarà andato a dare il proprio sì alla riforma Costituzionale".
Questo continua ad insultare chi non la pensa come lui, come la volta che ha dato dei coglioni agli elettori di sinistra.
Se parla dell'italia che egli stesso rappresenta, vale a dire quella dell'ignoranza, della cialtronaggine, della strafottenza, della sistematica prevalenza dell'interesse privato sulle funzioni pubbliche, dell'evasione fiscale "moralmente giustificata", del ripristino dello jus primae noctis nei confronti delle neoelette in Parlamento (ipse dixit - il Corriere riporta: "Oggi comunque la navetta parlamentare degli azzurri registra notevoli new entry, come la bruna Mara Carfagna, approdata in Transatlantico su vertiginosi stiletti - per lei Berlusconi, affettuosamente s’intende, ha evocato la simpatica usanza dello jus primae noctis"), della volgarità, dell'ottimismo cieco e ridanciano, della sudditanza alle guerre degli U.S.A. per interessi economici mascherate da scontri tra religioni, se questa è la sua Italia, allora è l'Italia ad essere indegna di noi.

Leviamoci dalle scatole la sua riforma costituzionale sfascista, se non vogliamo, dopo le prossime elezioni, che lui vincerà quasi certamente, ritrovarci per altri cinque anni sotto una specie di ducetto onnipotente, padrone dei mezzi di informazione, che mette la mordacchia alla magistratura e al Capo dello Stato, ridotto dalla riforma a mero notaio-lustrascarpe.

Il nano erotico non è al Governo, ma continua a rappresentare un pericolo per l'ordinamento democratico del Paese. Il cancro ancora ci impesta, sta a noi curarci.
Votando compatti per il NO alla riforma dittatoriale dello stato, vomitata della destra (s)fascista.

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18 giugno 2006

Rollerday is cool

Legnaro, 11.06.2006. Una figata di giornata... cominciata con un po’ di stanchezza, che si è fatta sentire specialmente al momento del risveglio, è proseguita e terminata benissimo.



Prima uscita coi nuovi Astro 6: ho partecipato alla marcia breve di 10 km (su fondo non sempre buono) realizzando un risultato discreto, merito esclusivo dei nuovi pattini.
C’è da dire, infatti, che, anche se il carrello più lungo e le ruote da 80 col profilo a V invece che ad U mi ostacolano nello slalom e nel controllo del pattino in genere – in sostanza devo imparare nuovamente a pattinarci sopra – questi Astro 6 filano che è una bellezza... anche qualche sera fa in Prato andavo a razzo, sia pure senza spingere molto.
Al pomeriggio c’è stata una fantastica esibizione di Funblades con ospiti speciali... certi numeri di slalom erano davvero da panico e anche i salti del Breso sono stati fantastici.
Subito dopo a noi del corso avanzato del Breso – del quale io sono a malapena la mascotte, beninteso – non è stata risparmiata l’umiliazione dell’esibizione di aerobica.



Come se non mi fosse bastata l’umiliazione dello speakeraggio, che ormai mi vede sempre impegnato a sparare fesserie amplificate a centinaia di decibel, di fronte a decine di sconosciuti. Pare comunque che la cosa piaccia, a meno che non mi si menta (per non demoralizzarmi, oppure perché nessun altro è disposto a farlo al posto mio).
Finito il tutto, fuga a rotta di collo alle 19.00 per supportare Bambi – c’era il saggio delle sue allieve a Vigonza. Ma il buon Breso all’ultimo istante ha trovato il modo di infilare un’esibizione di Funblades anche in mezzo a questa manifestazione, cacciandovi in mezzo un po’ di slalom e salti in lungo su pavimentazione composta da bambini festanti (foto di Vigonza non ce ne sono, purtroppo). È stato molto divertente, anche i numeri dei bambini erano simpaticissimi.
Alla sera ero stremato, ma mi sono divertito.
È stata proprio una giornata piacevole, grazie all’impegno degli organizzatori di PattiniNews e di tutti i partecipanti, provenienti un po’ da tutto il nord dell’Italia – qualcuno anche dal centro.


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13 giugno 2006

Morte di un paio di pattini

Venerdì 9 giugno, un tranquillo giro con la morosa e il mitico Max... sembra tutto ok... ho appena cambiato le ruote dei miei pattini della Decathlon, quelli sfigati che adesso sono venduti a 39 euro (io li avevo pagati 10 euro in più a settembre).
Si parte dal Prato della Valle per poi andare in centro e tornare indietro, in quella che ormai, dal 2 giugno scorso – giorno in cui io e mia morosa con nostro grande stupore riuscimmo a farla per la prima volta senza ucciderci e senza cadere nemmeno una volta, aiutati dal Breso e da Fiore – è diventata una piacevole consuetudine.
Arrivato in centro, in Piazza dei Signori perdo la vite della ruota anteriore del pattino sinistro e mi ritrovo in panico totale: che faccio? Non ho con me le scarpe, lasciate in macchina, of course. Mettersi scalzo e tornare in Prato a piedi o proseguire con le sole tre ruote posteriori? Optno per la seconda (una volta il Breso al corso ci aveva già fatto provare per un po’ l’ebbrezza di andare senza le ruote anteriori per una decina di minuti, al fine di aiutarci a migliorare la sensibilità sul pattino). L’idea è quella di tornare indietro subito, facendo un giro un po’ più lungo per evitare i tratti col fondo in porfido. Ci portiamo quindi sulla circonvallazione ovest, di fronte al “cinema” Cristallo e poco prima di giungervi, perdo l’altra ruota anteriore. Nulla da fare, devo andare avanti così.



Proseguiamo fino alla chiesa della Sacra Famiglia, deviazione attraverso la città giardino per evitare il traffico, poi via fino alla chiesa di Santa Giustina, dietro la quale ho lasciato la macchina. Ci avremo messo tre quarti d’ora... senza cadere nemmeno una volta.



ERRROOOOOOEEEEE NEL VENTOOOOOOOOOUUUUUUUU!!!

Per la cronaca, alla fine il giorno dopo sono stato costretto a correre in fretta e furia a comprarmi dei pattini nuovi, ed ho optato per un paio di Rollerblade Astro 6. Telaio in alluminio, chiusura semplicissima, ruote da 80 e cuscinetti ABEC 5. Un bel salto di qualità rispetto ai vecchi pattini sfigati. E sono pure belli.



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12 giugno 2006

The brave speaker

Domenica 4 aprile, Conselve (PD).
Esibizione del team Funblades nel corso della giornata dello sport, a base di slalom e salti sui pattini in linea.

Mentre Damiano (qui sotto)



e il Breso (qui sotto)



saltavano fino a 2 metri e 50, l’esibizione è stata accompagnata dallo speaker in prova... (qui sotto)



Osceno, ma vero.

Il Breso non sembra averne avuto abbastanza e lo speaker è stato confermato per le prossime esibizioni (!).

Come dire che se si tratta di sparare cazzate, sia pure per la prima volta con un microfono in mano e di fronte ad un mucchio di persone, a quanto pare mi difendo bene.


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