Strani giorni
Ieri il Senato ha approvato la riforma dell'Ordinamento Giudiziario, infischiandosene di molti dei rilievi di incostituzionalità sollevati dal Presidente della Repubblica Ciampi in sede di rinvio del progetto di legge alle Camere.
La riforma è sostanzialmente una vendetta contro la magistratura del premier - preferiamo chiamarlo così, con la parola che lui stesso si è attribuito, anche perché un vero Presidente del Consiglio sarebbe ben diverso da lui.
In più, lo stesso relatore del provvedimento legislativo, il parlamentare di A.N. Luigi Bobbio, ha ammesso candidamente che alcune norme sull'avanzamento di carriera sono state scritte appositamente per impedire al Procuratore Generale di Torino, Giancarlo Caselli, di assumere la guida della Procura Antimafia.
Questi i tempi, questo il governo, questo il legislatore.
Speriamo nella Camera, cui il progetto di legge è stato inviato per il nuovo esame, ma il massimo sarebbe un nuovo diniego della firma da parte di Ciampi. L'eventualità costituzionalmente non è prevista. Però starebbe bene a Castelli, se fosse lui, per una volta, a sollevare conflitto di attribuzione per la negata sottoscrizione di Ciampi, se si pensa ai ripetuti dinieghi della firma da parte del ministro leghista, relativamente alla concessione della grazia ad Adriano Sofri.
Nel frattempo, da qualche tempo Banca Mediolanum (si sottolinea, banca virtuale in quanto priva di sportelli, ma l'aggettivo le calza a meraviglia) ha concluso un accordo con Poste Italiane per permettere l'utilizzazione da parte dei clienti Mediolanum dei 14.000 sportelli delle Poste Italiane per effettuare le operazioni di prelievo e versamento di contanti. Da 0 a 14.000 sportelli, non male.
Chissà a chi appartiene la Mediolanum.
Si stanno prendendo tutto, senza eccezioni.
Non stupisce quindi più di tanto che ieri, sull'onda del più becero revisionismo (quello della classe al potere, che vorrebbe riscrivere la storia a proprio piacimento, così come è abituata a riscrivere le norme penali a proprio uso e consumo) il Comune di Milano abbia posto in Piazza Duomo n. 19 una targa per celebrare Bettino Craxi... proprio nel luogo in cui abitualmente Larini portava le tangenti (era l'indirizzo del suo studio e quartiere generale).
Sono proprio strani giorni.
Finiranno, prima o poi?
E soprattutto, quanto tempo ci vorrà per rimettere le cose a posto, dopo?
Ammesso che ci sia, un dopo.
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