Il Grillo sbraitante (a Padova)
C'era Grillo lunedì sera a Padova, venuto a sostenere i candidati della sua lista civica.
Populista, istrione, grezzo, approssimativo, tutto quello che volete. Però credo che Grillo qualcuno lo abbia convinto a votare i propri candidati, quelle "sintesi della sfiga" (ipse dixit) che si sono presentate sul palco. Nonostante la pretesa di essere l'unico ad avere candidati "buoni" in quanto non tesserati con alcun partito, quasi come se nei partiti tutti i tesserati fossero cialtroni.
Un "ragionamento" effetto della profonda e radicata crisi morale, istituzionale e del Paese, un'evidente esasperazione, figlia del bassissimo livello del dibattito politico nei partiti istituzionali al tempo attuale. E dell'anelito al cambiamento che un po' tutti proviamo.
A qualcuno deve dare fastidio e fare forse anche un po' paura questo comico che non si capisce quanto si incazzi e quanto faccia finta (anche se l'impressione è quella di una prevalente sincerità) se la visuale del palco di Grillo è stata impedita a 1/4 dei presenti in Piazza dei Signori per la presenza di un palco parzialmente smontato lasciato proprio in mezzo alla piazza. Palco che, il giorno seguente, non c'era più. Il Comune poteva toglierlo di mezzo prima del comizio di Grillo, no? A meno che non si volessero mettere i bastoni fra le ruote al comico ligure, come egli stesso non ha mancato di sottolineare.
Mi dicono che il Gazzettino del giorno dopo nemmeno abbia fatto parola del comizio di lunedì.
Se a pensare male ci si azzecca...
Beppe Grillo,Politica, Liste Civiche.
Nessun commento:
Posta un commento