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mauro paternò?!

29 maggio 2006

Ridateci il P.d.C.!

Dopo cinque anni di lavaggio del cervello mediatico, l'Italia porta ancora i segni evidenti della devastazione. Anche i giornalisti non si esprimono più con proprietà di linguaggio.
Un esempio: la parola premier.
Trattasi di termine non appartenente alla nostra terminologia costituzionale. Nella nostra Costituzione si parla solo di Presidente del Consiglio. Negli ultimi anni, con i continui riferimenti al sistema maggioriario e al bipolarismo, si è fatto un eccessivo uso di questo termine. Berlusconi, poi, grazie al controllo avuto per cinque anni sui tre tg della televisione di Stato e degli altri tre di Mediaset, ha fatto in modo che di lui si parlasse quasi sempre come del premier, molto raramente come Presidente del Consiglio. Credo che lo abbia fatto sia per sottolineare la propria posizione di primazia all'interno del Consiglio dei Ministri e della Cdl - supremazia incontestabile - sia per soddisfare le proprie manie di grandezza - incontestabili anch'esse - sia, credo, con l'intento di far passare a livello inconscio nella massa dei cittadini l'idea che il Presidente del Consiglio sia una specie di superuomo, legibus solutus, che non deve rendere conto a nessun organo istituzionale delle proprie scelte: quella figura che lui ha dapprima teorizzato e poi concretamente incarnato.
Il termine, pur essendo privo di valore giuridico da noi, è utilizzato negli ordinamenti di altri Stati, per designare il capo dell'esecutivo che ha in sé una vasta serie di poteri, non ultimo quello di sciogliere le Camere.
Tuttavia, la parola ha finito per assumere una valenza negativa: inconsciamente essa ormai riassume e sintetizza tutti i difetti dell'istituto della Presidenza del Consiglio come incarnato da Berlusconi: arroganza, faciloneria, pressappochismo, decisionismo fine a sé stesso, mancanza di diplomazia, carenza di stile e di serietà, disprezzo per le istituzioni dello stato democratico e per gli altri poteri, prevalenza degli interessi personali su quelli collettivi, prevaricazione sistematica di chi la pensi diversamente - anche all'interno della ex maggioranza, populismo ridanciano.
Dopo cinque anni, la parola premier incarna tutto questo.
Fa specie, allora, leggere ancora sui giornali tale termine, riferito al Presidente del Consiglio di fresca nomina. Per carità, basta con questa orribile parola, abbiamo sopportato anche troppo il premier.
Sarebbe bello riavere, dopo cinque anni, finalmente, un Presidente del Consiglio.

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1 commento:

Anonimo ha detto...

sarà una dura e lunga lotta questa contro i Media perché una balla è una balla ma una balla ripetuta mille volte diventa realtà e a guardare google le migliaia di volte sono più d'una.
si potrebbe però cominciare da wikipedia che non è rimasta immune al virus del "premierato": http://it.wikipedia.org/wiki/XXI_secolo