...and piattume for all
E alla fine ce l’abbiamo nel didietro.
Il risultato elettorale supera i peggiori incubi: la gente ha votato coloro che per 5 anni hanno fatto quasi esclusivamente i cavoli propri. Due anni di un governo di centrosinistra, azzoppato da una legge elettorale fatta apposta per azzopparlo, sono bastati agli italiani per dimenticare i 5 funesti anni del Governo Più Lungo Della Storia Della Repubblica.
Il risultato è un parlamento appiattito fra due megacoalizioni, una uguale all’altra, che dicono più o meno le stesse cose. Con buona pace delle istanze diverse.
La sinistra (quella che ancora si può, con alcune concessioni, definirsi tale) e i Verdi non sono nemmeno più forza parlamentare. La sinistra, peraltro, è stata giustamente punita perché si è dimenticata della sua vocazione storica, la tutela dei lavoratori. Che non si sa bene, nel quadro politico che emerge dal voto, da chi saranno tutelati.
Prevedibilmente, da nessuno (anche se avesse vinto il PD, non avremmo potuto aspettarci molto nemmeno da loro).
Una magra consolazione: Ferrara ha imparato a sue spese che non si gioca con l'utero altrui. Poco male; ricomincerà, come in passato, a sostenere il futuro governo Berlusconi dalla tribuna di Otto E Mezzo.
Almeno avremo misure incisive, per una volta a favore della gente: non pagheremo il bollo auto, avremo il bonus bebè, le centrali nucleari fatte dagli stessi ammanicati che fornivano agli ospedali valvole mitraliche difettate – it’s the italian way, baby – il Ponte Sullo Stretto, niente più ICI.
Si parla già di Tremonti Ministro dell’Economia, un film (dell’orrore) già visto. Gli imprenditori stanno già stracciando le dichiarazioni dei redditi, si torna all’antico...
Gli stipendi resteranno quelli che sono, ma se vuoi che la tua retribuzione sia adeguata all’inflazione ci sarà la defiscalizzazione dello straordinario: stai di più a lavorare e guadagni di più. Ho già lo slogan per il PDL: con noi lo straordinario diventa ordinario.
Attendiamo con ansia i siparetti del premier (Berlusconi non è mica un Presidente del Consiglio, meglio chiamarlo con l'appellativo che gli piace tanto) alle conventions internazionali, le foto con le corna, le allusioni alle storie tra sua moglie e Cacciari durante i pranzi ufficiali, gli insulti agli europarlamentari, gli editti bulgari, l’evasione fiscale "moralmente giustificata", le battute sessiste sulle donne in politica, le innumerevoli boutade subito smentite sempre allo stesso modo (“sono stato frainteso, non ho mai detto quanto è stato riportato dai giornalisti, colpa dei giornali che sono tutti in mano alla sinistra, ecc.”), il revisionismo della Resistenza sui libri scolastici, la cancellazione dell’evoluzionismo anche dai programmi delle scuole superiori, le leggi ad personam, gli attacchi alla magistratura...
In due parole, che bello.
Altri 5 anni così sono troppo per chiunque. Ma non per la maggioranza degli italiani, evidentemente.
Politica, Elezioni, Berlusconi, Attualità.